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Alice non vuole più essere felice da quando il suo amato Colin le è morto tra le braccia il giorno del loro matrimonio. Giacomo non ha mai voluto cercare sul serio la felicità, preferisce nascondersi dietro la sua innata e disincantata ironia; è grazie a lui che Alice è sopravvissuta al dolore. Manuel, detto Lola, è il guardiano del cimitero quotidianamente frequentato da Alice; discreto e saggio è anche custode del rapporto tra lei e Giacomo. Madrid ospita la loro amicizia anestetizzando le ferite con la sua contradditoria bellezza. All'aeroporto Barajas arriva Alessandro, un tipo tutt'altro che carismatico, ma la sua goffa ingenuità insinua in Alice il dubbio di poter tornare a vivere, in Giacomo l'invidia per ciò che ha sempre disprezzato come relazioni durature, mentre Lola è letteralmente rapita dal suo "didietro" ben tornito. La situazione precipita in un incalzare di intrecci d'amore sbagliati, figli inattesi, fughe e tradimenti, al punto che l'unica soluzione sembra quella di rassegnarsi all'infelicità. Il destino gioca la sua carta: si chiama Felicita. Sospesa tra cielo e la terra, così insolita che è come il tornado che spazza via le nuvole. La diversità è la chiave per comprendere il vero valore della normalità. Ma fa paura. Bisogna lanciarsi nel vuoto e non tutti ricordano dove hanno messo le proprie ali. Per avere Felicita non si può mentire, soprattutto a se stessi. Perché lei ha un segreto. Ognuno dovrà trovare il modo per mettere l'accento sulla "a" e far sì che quella donna diventi la risposta alle proprie più profonde domande. È un cammino che dura una vita perciò è impossibile mettere la parola fine. O forse no.